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IL MONDO CHE IO VORREI

IL MONDO CHE IO VORREI

Archivi Mensili: gennaio 2016

Tanti BIMBI muoiono nel tentativo di entrare in Europa e tutti noi ne siamo responsabili

28 giovedì Gen 2016

Posted by Guido Guidotti in Migranti

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Politici, giornalisti, religiosi, imprenditori e persone comuni. Tutti potremmo fare abbastanza per cambiare questa situazione, ma se obiettiamo sul “politicamente corretto” continueremo a sacrificare questi bimbi alle nostre paure ed al nostro perbenismo moralista. Anche il semplice condividere questo post è un modo per cambiare verso e non restare complici.

Noi europei, come del resto tanti altri, sappiamo benissimo organizzare i nostri interessi fino a penetrare l’Africa, come ogni altro continente, per trovare quanto possa far comodo alla nostra evoluta società. Poco importa se siamo a tutti gli effetti in casa altrui e non siamo chiedendo educatamente, ma pretendiamo ed otteniamo sempre in una maniera o nell’altra. Mentre invece i popoli che noi abbiamo espropriato della libertà di una vita serena e pacifica sono costretti ad abbandonare la loro terra ed a rischio della propria vita a venire a bussare alla porta dell’Europa per poter sopravvivere. Il colmo è che gli scocciati appariamo noi.

bimbo-migranti-siriani-Unhcr1-420x280Chi non vuole cavalcare l’onda comoda del qualunquismo leghista, può approfondire sul web. E’ Storia passata come del resto è Storia attuale. Loro vengono a casa nostra perchè prima e tutt’ora noi andiamo a fare i nostri porci comodi a casa loro. E’ innegabile. Quando scostiamo un immigrato con fastidio perchè è l’ennesimo che ci chiede l’elemosina, ricordiamoci questo. Non è forse colpa nostra, ma nemmeno colpa loro!

Avevo scritto un testo diversi mesi fa, che ho inviato a diversi giornali, ad associazioni, al Papa e a diversi Cardinali senza avere nessun ritorno. Torno alla carica perché credo che il “non decidere” sia comunque una scelta piena di responsabilità, anche nostre perchè se un post fosse condiviso da migliaia di persone, comincerebbe ad essere considerato.

Forse contro il “Politically correct”, proponevo di gratificare i trafficanti di esseri umani con lo svincolo dell’imbarcazione nel caso non avessero procurato vittime e non fossero perpetrate violenze. Spero che tutte le persone giuste siano comunque d’accordo che una barca vale meno anche di una sola vita. Lasciare la proprietà delle barche agli scafisti, non è un incentivo all’immigrazione clandestina, ma un incentivo ad un trattamento più umano e la salvezza per molte persone.

Non si può continuare a pattugliare tutto il Mar Mediterraneo per raccogliere più vittime che naufraghi. Se non si vuole “educare” la piccola delinquenza che gestisce la tratta, ci si prenda urgentemente la responsabilità di gestire i punti d’imbarco ed i canali umanitari come suggerito da Carlotta Sami, portavoce dell’Agenzia dell’Onu per i rifugiati: “Siamo a una media di dieci vittime al giorno – sottolinea  – E’ evidente che manca un’adeguata azione di ricerca e salvataggio proprio nella stagione in cui il mare è particolarmente pericoloso. E, contemporaneamente, manca qualunque apertura per la creazione di vie d’ingresso legali. Là abbiamo un confine terrestre che consentirebbe il passaggio in condizioni di sicurezza, invece intere famiglie vengono abbandonate al loro destino. Trascorrono settimane nella boscaglia, al freddo, senza alcun aiuto e poi, appena possono, prendono il mare nel modo che sappiamo”.

Una ulteriore soluzione degna di nota  è la proposta di concedere visti umanitari presso i consolati del Vaticano presso i Paesi di origine dei migranti: è l’appello a Papa Francesco di quattro sacerdoti: don Ciotti, Zanotelli, Rigoldi e Colmegna. “Il Vaticano apra un corridoio umanitario, concedendo i visti nei paesi d’origine. Eliminerà i viaggi in mare e i trafficanti. E darà una scossa all’ipocrisia europea.”

“SENTINELLE IN PIEDI”, assurdo: vegliate la stalla vuota!

27 mercoledì Gen 2016

Posted by Guido Guidotti in Diritti Umani

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Moralisti imperturbabili, cattolici vecchio stampo, vegliate, vegliate, che nessuno possa togliervi la certezza e la consolazione di assistere la Famiglia al suo capezzale!

Che i ciechi possano ergersi a guida dei popoli è un assurdo che è solito ripetersi senza dar scandalo ai più. “Sentinelle in Piedi” che pensano di difendere la famiglia vegliando la stalla quando i buoi sono già scappati. Che è rimasto alla famiglia oggi? Appena poche briciole. Occorrerebbe far fronte comune nel rivendicare i diritti della famiglia: l’istruzione per tutti, lo sport per tutti, una casa per tutti, un lavoro per tutti, un futuro per tutti, salute per tutti, credito per tutti e così via. Ma che accade? Invece di unirci, competiamo per l’esclusiva. “A noi solamente spettano i diritti della sopravvivenza!” Così come avviene con gli extracomunitari ed i migranti: “C’è spazio solo per noi italiani, indietro lo straniero!” Non spartizione più equa e stop ai privilegi. No! Benissimo i privilegi, ma solo se anche noi, in qualche forma, possiamo sentirci privilegiati rispetto ad altri!

le famiglieAnche l’intervento del Card. Bagnasco non appare molto centrato in merito alla virtù teologale della carità cristiana. Vorrei chiedergli se abbia idea, nella sua famiglia tradizionale composta esclusivamente da un papà ed una mamma eterosessuali, cosa avviene quando un vento irrispettoso ne spariglia le carte? Quando, come sempre più spesso accade, i due coniugi si separano, oppure uno dei due muore. Così i bambini rimangono senza uno dei due genitori di riferimento. La famiglia tradizionale non c’è più. Mancano i canoni educativi base per l’educazione dei figli. Dovremmo quindi togliere i figli a questa madre o questo padre che ha già subito un trauma per la separazione o il lutto? Oppure dargli un tempo massimo entro il quale trovarsi un rimpiazzo per ricostituire la famiglia tradizionale? Assurdo. Assurdo come negare, in merito alla carità evangelica, che una famiglia di forme differenti dal canone base, possa avere parimenti diritti, compreso quello di educare e crescere i figli.

Comunque mi chiedo perché mai queste “Sentinelle in Piedi” non abbiano mai rilevato l’incongruenza di non aver mai contestato la patria potestà a certi individui di dubbia moralità. Logicamente non mi riferisco ai gay, ma ai delinquenti comuni, mafiosi, ladri ed assassini. Perché questi possono costituire una famiglia e crescere ed educare figli ed i gay no? Potesse scegliere un figlio o una figlia preferirebbe genitori mafiosi o genitori gay? Se non ve lo siete mai chiesto, fatelo! Potrebbero crollare in un attimo tutte le vostre certezze. Oppure, nel peggior oscurantismo medioevale, farete spallucce a queste riflessioni e continuerete insensatamente a dire: “i gay non possono avere diritti…”?

A favore di tutte le forme di Famiglia

22 venerdì Gen 2016

Posted by Guido Guidotti in Diritti Umani

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Non concepisco il Family Day, la manifestazione a difesa della famiglia tradizionale, programmata a Roma per il 30 gennaio 2016 col beneplacito della CEI. Essere “a favore della famiglia” non significa essere per forza contro qualcos’altro. E’ come se essere cattolico significasse per forza essere contro gli ebrei, i musulmani o i buddisti. Essere a favore vuol dire credere e desiderare il bene, non disprezzare e volere il male per qualcun altro. Essere a favore vuol dire chiedere più diritti, non giovare se i diritti sono negati ad altri.

Abbiamo famiglie allo sbando, con record di divorzi e separazioni. Famiglie strette fra avvocati, tribunali ed assistenti sociali con figli contesi e sballottati fra un coniuge e l’altro. Famiglie che diventano luogo prediletto per abusi ed omicidi fino a superare quelli per mafia. Famiglie esposte alle immagini violente della tv pubblica e privata, dove non esiste più alcun elemento di controllo e tutela. Famiglie abbandonate dalle istituzioni che centellinano scrupolosamente le poche forme di aiuto e sostegno. Ma, in questo disarmante contesto, il problema della famiglia oggi sembra unicamente quello di negare diritti alle coppie di fatto!!!

Nessuno nega che la famiglia sia l’ambiente ideale per crescere un figlio. Coccolato fra le braccia di mamma e papà. La propria famiglia è la cosa più preziosa e sacra che ciascuno di noi possiede. Ed è la propria famiglia anche quando i genitori si separano. Anche quando entra un nuovo partner per mamma o papà, o per entrambi. È una famiglia allargata, ma sempre la propria famiglia. È la mia famiglia anche quando papà o mamma vengono a mancare. È la mia famiglia anche se rimaniamo solo io e mio fratello o mia sorella. È la mia famiglia anche se papà e mamma non si sono mai sposati. È la mia famiglia anche se mamma, che ha perso papà, si è accompagnata con una compagna che è diventata per me come un’altra mamma. È comunque la mia famiglia, strana, diversa, originale, ma comunque la mia famiglia.

Potrei invidiare chi ha un papà e una mamma che sempre litigano? Potrei crescere serenamente sapendo che un giorno papà potrebbe picchiare fino ad uccidere la mamma? Oppure ammazzarmi per fare un dispetto a mamma? Preferisco la mia famiglia, strana, ma è il mio piccolo nido dove mi trovo bene e trovo chi mi vuol bene.

presepe 2015 commento

Come un mantra si sente dire: “comunque una coppia gay non può adottare figli”. E perché mai? Per tutelare i figli? Perché ci siamo mai preoccupati preventivamente dei figli a rischio di una educazione non confacente ai canoni? Non mi risulta che sia mai stato criticata la patria potestà di persone condannate in forma definitiva per mafia o per omicidio. A qualcuno è stato permesso persino di incontrare il partner per avere rapporti sessuali in cella. Come possono queste famiglie crescere ed educare i figli? Che libertà di scegliere la propria vita senza condizionamenti potranno disporre questi figli? Si è fatto qualche adunata familiare per questo?

Tutti i minori vanno tutelati. Specialmente quelli più esposti. E le coppie gay sono quelle più sensibili e preparate a interpretare le difficoltà ed a dare risposte adeguate. Molto meglio di tante famiglie convenzionali. Per cui il problema non è reale, ma ideologico. Non si vogliono equiparare i diritti per tutti. Si vogliono mantenere i disagi per taluni ed i pochi diritti come privilegi per altri. Perlomeno lasciate fuori da questo la fede e la dottrina. Niente di sacro c’è nel non condividere i diritti con i più deboli.

Foto: Presepe 2015-16 – Un augurio di Pace a tutte le forme di “Famiglia”. La Sacra Famiglia rappresenta tutte le famiglie tradizionali, il bue i single, le giraffe le coppie, le anatre le comunità e le sculture lignee antropomorfe rappresentano le coppie non convenzionali.

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