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IL MONDO CHE IO VORREI

IL MONDO CHE IO VORREI

Archivi Mensili: luglio 2018

Africani, Alfa e Omega dell’Umanità: i Calciatori sul tetto del mondo, i Migranti sul fondo del mare.

18 mercoledì Lug 2018

Posted by Guido Guidotti in Migranti

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open-arms-bimbo e donna morti su resti barcone

Mentre la Francia multietnica trionfa ai Campionati Mondiali di Calcio 2018 a Mosca, dal Mediterraneo ancora immagini drammatiche. Ancora morti. “Barconi affondati mentre i migranti sono ancora a bordo“. Una prassi disumana, che s’è ripetuta in parecchi salvataggi, rivelata alla Redazione del Fatto Quotidiano, con la promessa dell’anonimato, da più fonti militari. È quello che accade nelle acque del Mediterraneo quando la Guardia costiera libica interviene per i soccorsi. Il motivo: quando le motovedette libiche si avvicinano ai barconi, i migranti, che non vogliono essere riportati in Libia, rifiutano di essere trasportati sulle imbarcazioni della Guardia costiera. E a quel punto, per convincerli ad accettare il soccorso, è ormai prassi che i militari libici inizino le operazioni per affondare la barca.  Così deve essere avvenuto anche in una operazione di soccorso della Guardia costiera libica in seguito alla quale la ONG Open Arms ha soccorso la camerunense Josefa.

Josefa

Accanto a lei, aggrappati al relitto di un gommone, i cadaveri di una donna e di un bambino di circa 5 anni. La dichiarazione dei volontari spagnoli: “I libici hanno lasciato morire quella donna e quel bambino. Sono assassini arruolati dall’Italia”, sui social le foto dei corpi in mare fra i resti di una barca. Un altro militare confida a La Stampa: “L’Italia ci fa fare il lavoro sporco perché non vuole gli africani”. Se negli accordi sottoscritti fra Italia e Libia, il lavoro sporco dei libici prevede l’affondamento dei barconi con i migranti a bordo, i cittadini italiani dovrebbero saperlo e Salvini dovrebbe specificare se per lui questo è accettabile, doveroso o equivocato. Il ministro dell’Interno Salvini al ritrovamento della sopravvissuta accanto alle due vittime aveva dichiarato: “Bugie e insulti di qualche Ong straniera confermano che siamo nel giusto: ridurre partenze e sbarchi significa ridurre i morti e ridurre il guadagno di chi specula sull’immigrazione clandestina. Io tengo duro: porti chiusi e cuori aperti”.

Premesso che le indagini  avviate oltre un anno fa dalla Procura di Catania e di Palermo sulle ONG e i presunti legami con i trafficanti di uomini non hanno portato ad alcun risultato giudiziario.  L’unico guadagno accertato di chi specula sull’immigrazione è proprio del Partito di Salvini che sulla pelle dei migranti aumenta sempre più il suo consenso elettorale!

Nessun morto in meno e nessun business ridotto agli scafisti, visto che i migranti sono vessati mesi e mesi prima della partenza, non dopo. Se la Marina Libica “salva” 100 migranti su un barcone e li riporta in Libia, non ha tolto neppure un euro alla delinquenza. A meno che la delinquenza non sia quella di casa nostra della quale dobbiamo rispondere noi, e non farne una colpa ai migranti.

Mentre sui social cresce una preoccupante avversione ai migranti, il padre comboniano Alex Zanotelli anima e coordina una iniziativa di digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti. L’iniziativa si rivolge a tutti gli uomini e donne di buona volontà che non si riconoscono nell’attuale politica governativa di Salvini perché manca di umanità ed è basata sulla disinformazione. Infatti la polarizzazione dell’informazione sugli immigrati serve per far fronte al momento di grave difficoltà della politica.

La politica di questi tempi infatti non fa più politica per la gente, ma è prigioniera dei poteri finanziari e delle richieste economiche di chi conta. Pertanto la politica non è in grado di ripartire equamente le risorse che pure non mancano, tanto è vero che chi è ricco in questi tempi aumenta la propria ricchezza. Si tratta di avviare politiche di redistribuzione. Si cercano perciò capri espiatori che procurano un facile consenso a politiche che restano parolaie. Salvini si sta dimostrando molto abile a giocare sulla pancia della gente che soffre e addita loro la possibile causa del disagio comune. La gente pensa di risolvere i suoi problemi aggredendo altri poveri mentre gli affari dei benestanti vanno a gonfie vele. Avveniva così anche negli anni Trenta del secolo scorso in Germania: lo scontento sociale si addossava agli ebrei, fatti apparire come causa di tutti i mali della nazione.

Sfogliando gli interventi sul web contro il flusso immigratorio che si affaccia sui nostri territori, si nota la paura dello straniero, del diverso, che viene qui a farsi servire e a togliere diritti agli italiani. Ma, come dice Padre Zanotelli, è semplicemente ridicolo parlare di invasione. In Europa gli abitanti sono 500 milioni e le persone immigrati sono al massimo 300mila: una goccia nel mare. Eppure ne abbiamo una paura terribile. L’ONU informa che il maggior numero di rifugiati (86%) sono accolti nei Paesi africani. Sono i poveri che accolgono. Ancora commenti dal web. C’è anche chi contesta ai migranti la forma fisica:

“Come sono palestrati questi migranti! Non pelle ossa come quelli che si vedono nei reportage africani dove veramente muoiono di fame. Perché non vengono quelli che hanno veramente bisogno?”.

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Ma come non lo sanno? Per venire in Italia si sono allenati in palestra almeno un paio d’anni. E poi vengono solo quelli che vincono le gare. Avete capito? Va bene così? Soddisfatti?

Ma ci siete o ci fate? Come possono venire in Italia in gommone degli africani tutta pelle e ossa? Come potrebbero attraversare il deserto e magari passare qualche mese nelle carceri libiche quelli che se fossero ricoverati in ospedale al volo c’è da dubitare che riescano a passare la notte? Ma… davvero, davvero?!!

O non sarà perché i “palestrati” che arrivano coi barconi sono abituati a lavorare duro fin da bambini? O non sarà perché tanti bambini africani per andare a scuola devono camminare due o tre ore solo per l’andata? Poi magari capita che alla scuola o alla chiesa arriva una banda di guerriglieri che fa una strage. Così quattro o cinque dementi con le armi che gli abbiamo venduto noi europei per fare business, azzerano una generazione. E chi rimane, senza giovani e senza più speranza di salvare la propria terra, è costretto a scappare. Scappare anche da Paesi dove non c’è la guerra, ma non c’è nemmeno la pace. Dove ci sono stragi continue perché ci sono affaristi europei che vendono armi a gruppi come quello jihadista di Boko Haram. E noi seduti nelle nostre comode poltrone davanti al web a giudicare: “No i migranti, sono troppi. Non può venire in Italia tutta l’Africa…”.

A parte che anche noi le armi all’Africa le vendiamo eccome, ma se vogliamo davvero fare qualcosa di risolutivo per interrompere l’immigrazione africana, dovremmo lasciare davvero all’Africa la libertà di auto-gestirsi.

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Stoppare i disperati che si affacciano alle nostre coste, serve solo ad aumentare la sofferenza di quei popoli e quindi di entrare a pieno titolo nei carnefici del popolo africano. Popolo che non ha bisogno di aiuto, ma di poter crescere e svilupparsi senza ingerenze esterne. Autodeterminazione è la soluzione per l’Africa. Ma se continueranno le cose come stanno andando adesso: con guerre verso quei Paesi che non si assoggettano ai diktat delle potenze mondiali, vendita di armi, carestie indotte, imposizioni economiche, imposizioni finanziarie, imposizioni di leadership politiche controllate, imposizione di debiti coloniali, ecc., non se ne esce! Perché noi europei, nord-americani e cinesi, non vogliamo rinunciare al nostro business sull’Africa e la gestiamo come se fosse “cosa nostra”.

Comunque mi chiedo anche come si possa interrompere questa deriva demenzal-razzista degli italiani. Nessuno oggi ricorda che la Lega cominciò a prendersela con i meridionali, fannulloni, mafiosi e puzzolenti. Poi cominciò a sbraitare contro Roma ladrona, salvo poi diventare in pochi anni Lega ladrona falsificando i bilanci per ricevere più contributi pubblici e deviando i contributi elettorali per finalità private illecite.

Addirittura, mentre gli imprenditori veneti d’imprese produttive e sane, si toglievano la vita perché le banche non davano più credito per sostenere la loro attività, la Lega investiva comprando diamanti in Tanzania. Ora, 2018, il Tribunale di Genova ha disposto il sequestro di ogni disponibilità economica della Lega fino a 49 milioni di euro.

La storia di per sé è molto semplice: la Lega Nord non aveva diritto a quei 49 milioni di euro che ha incassato dal 2008 al 2011. Il reato in questione è una truffa sui rimborsi elettorali che la Lega ha indebitamente ricevuto in base a rendiconti contabili irregolari riguardanti gli esercizi del 2008, del 2009 e del 2010 presentati alla Camera e al Senato. Per il ministro dell’Interno, che nel frattempo ha fondato un altro partito (Lega per Salvini Premier) si tratta di «un processo politico, che riguarda fatti di dieci anni fa su soldi che io non ho mai visto».

Ma proprio in seguito alle elezioni politiche dell’aprile 2008 Matteo Salvini è stato eletto deputato. Quindi sostenere che Salvini non abbia mai avuto a che fare con quella Lega, è assolutamente pretestuoso. I 49 milioni sono soldi che sono entrati nelle casse del partito e che sono stati utilizzati almeno fino al 2014, quindi proprio durante la gestione di Roberto Maroni e Matteo Salvini.

Ma sono cose che sembrano non interessare agli italiani, anche se nel nostro portafoglio troviamo sempre meno soldi proprio per colpa di quelli che questi soldi se li sono intascati abusivamente. Ma ora è il momento della criminalizzazione dei migranti che non hanno rubato niente, ma che passano per privilegiati perché talvolta vengono sistemati temporaneamente in strutture alberghiere e c’è la favola che abbiano tutto gratis. Ma i soldi vanno agli alberghi, non ai migranti. Spesso anzi non vengono nemmeno erogati i servizi per cui le cooperative hanno assunto l’incarico e vinto il bando di assegnazione.

scuola migrantiCosì la Lega si gratifica registrando come la gestione intransigente verso gli ultimi, stia rendendo molto bene in termine di consensi. Ma le promesse elettorali non erano per risolvere i problemi degli italiani? Con questa stretta sui migranti si risolvono i problemi del partito che incassa consensi, ma i problemi degli italiani restano.

Almeno i Cinque Stelle hanno messo avanti alcuni interventi fra i più urgenti senza pensare ad un proprio interesse di consenso elettorale. Hanno approvato la stretta sui vitalizi dei parlamentari, stop alla pubblicità su gioco d’azzardo e sono in procinto di approvare il Decreto Dignità.

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Ma questa politica spregiudicata della Lega quanto ci costa in vittime? Un conto è quando si faceva della propaganda, altra cosa è quando, come adesso, si prendono decisioni che provocano vittime, direttamente o indirettamente (tramite la delega alla marina libica della gestione dei soccorsi in mare e della detenzione nei centri in Libia). Succede sempre così, dopo anni ci si pente e si fanno omaggi alle vittime con fiumi di persone alle commemorazioni. Al momento invece ci si chiude gli occhi e il naso e con un’alzata di spalle si è disposti ad accettare tutto e ad affrontare un nuovo giorno nella stessa maniera del precedente.

Ma che umanità è quella che piange ancora per l’olocausto degli Ebrei e non per quello dei Palestinesi, dei siriani, degli armeni, degli yemeniti, degli eritrei, dei sudanesi, dei congolesi e dei migranti di tante nazionalità che muoiono oggi ed ancora domani e domani ancora?

Mi chiedo infine, se i migranti cambiassero pelle: se fossero tedeschi, francesi, olandesi, russi, inglesi, spagnoli ecc.??? Continueremmo con la stessa scusa: non possiamo ospitare tutta l’Europa in Italia. Come potremmo tenerli fuori? Forse allora rimpiangeremmo di non aver accolto i migranti economici africani, meno pretenziosi, meno referenziati, meno ingombranti e meno arroganti. Allora ci accorgeremmo che col nostro razzismo economico, siamo diventati noi migranti economici. L’emigrazione economica italiana è già una realtà:  285.000 persone hanno cercato fortuna all’estero solamente nell’anno 2016.

Ma l’immigrazione dall’Europa verso l’Italia non è detto che sia un’ipotesi del tutto infondata. Con la svendita di tante imprese, anche statali, a stranieri, non potrebbe essere che per le nuove assunzioni preferiscano connazionali piuttosto che italiani?

2018, veri Partigiani

12 giovedì Lug 2018

Posted by Guido Guidotti in Diritti Umani, Migranti

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Sul tema migranti il 90 % dei commenti degli internauti sono contro l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati. Commenti quasi xenofobi, chiaramente razzisti.

Preoccupante la deriva demenziale e razzista che si sta diffondendo sempre più spavalda ed aggressiva. Un fenomeno in espansione che non è da trascurare. Pertanto l’iniziativa delle magliette rosse ha avuto il pregio di visualizzare quella grande parte d’Italia che rimane silenziosa, ma che in cuor suo dissente da questa deriva di intolleranza verso l’altro, il povero, il nero, l’immigrato.

Mai ricevute tante attenzioni dal web: forse è paura che ad argomentare civilmente, portando critiche e soluzioni vere, s’arrivi ad incrinare quel mondo violento, intollerante, ignorante e stupido che si sta affermando sul web e nelle pieghe delle coscienze d’Europa?

Intanto su facebook ricevo questo tipo di violenze verbali: “Caro Il mondo che io vorrei, hai proprio rotto le palle !! Il mondo che vorresti vattelo a costruire in Africa, vai a fare volontariato li o vai a fare il missionario, senza pretendere di portare l’Africa in Italia !! L’Italia e’ degli italiani e come dice Salvini l’Africa in Italia non ci sta CHIAROOO !! Non abbiamo le risorse ne lo spazio per mantenere centinaia di milioni di africani !! In Africa al contrario dell’Italia lo spazio non manca, levati dalle palle e vai li a costruire il mondo che vorresti e cerca di portarti dietro altri antitaliani e traditori come te, che vorrebbero trasformare il nostro bel paese in una succursale dell’Africa !! Gli italiani come te andrebbero sbattuti fuori dall’Italia a calci nel sedere !!”

Per me sei anche tu, caro commentatore, una vittima del sistema che grida “Al lupo, al Lupo” per distrarre la gente dai problemi veri. In Europa il fenomeno migratorio incide per lo 0,17% della popolazione europea: ti pare che possa essere un problema reale? Semmai dovremmo parlare dei femminicidi che solo in Italia ce ne è uno ogni due giorni. Ma, fammi capire: tu che sei così incazzato con gli africani, se loro se ne stanno in Africa, a te ti si riempie il frigo?

Su facebook un video provocatorio visualizzava un ragazzo con lineamenti e vesti arabe che chiedeva gentilmente il permesso di introdurre i numeri arabi in Europa. Le risposte selezionate erano per l’indisponibilità totale ad accogliere la richiesta: “vai al paese tuo ad usare i numeri arabi! Qui usiamo i nostri numeri… ”. Ecco il razzista italiano: arrogante, prepotente, egoista, rozzo e asociale. Dimenticavo, anche volutamente ignorante e probabilmente sfegatato leghista.

siamo i vostri fratelli, ci fu chiesta la vitaEcco io penso che sono questi italioti che non dovrebbero avere la cittadinanza italiana. Non chi viene da lontano e magari è pure sfruttato dalla mafia italiana per la raccolta di pomodori, olive, aranci, uva, mele, ecc…, ma chi è lontano dalla mentalità civile, ospitale, laboriosa e solidale dell’Italia. È per questo paese, per la sua libertà, per la sua sicurezza, per la sua pace, per la sua serenità, per i suoi diritti, per i suoi valori, che tanti giovani durante il 2° conflitto mondiale hanno offerto la vita e successivamente anche tanti magistrati, giornalisti e sacerdoti hanno fatto altrettanto. Non un’elemosina, non un bel gesto, ma tutto quanto perché per loro aveva senso vivere solo pensando ad un futuro di pace, giustizia e libertà. Speranze e scelte che meritano il nostro rispetto, non l’offesa di sentire commenti e dichiarazioni che riportano la memoria a tempi bui, di paura, privazioni e ingiustizie.

Il razzista chiuso a difendere egoisticamente i pochi privilegi che ritiene gli siano dovuti, non fa parte del sogno di quegli eroi italiani. È un incubo che non hanno previsto e che certamente li amareggia infinitamente: “Se noi abbiamo dato la vita, voi almeno difendete la purezza del sogno. Lottate perché l’ingiustizia non prevalga, l’impegno di ciascuno possa costruire una società migliore, non chiusa in se stessa ma solare, aperta, gioiosa e libera”.

Pertanto credo che una società avanzata debba interessarsi alla qualità dell’educazione dei suoi cittadini. Vorrei che educasse il cittadino che non gli è tutto dovuto, che i diritti non si acquisiscono come privilegi, ma si conquistano rispettando i propri doveri e rispettando il prossimo come se stesso. Cittadinanza non deve voler dire solamente che sei nato in Italia da genitori italiani. Cittadinanza dovrebbe dire che conosci e rispetti i valori che legano i cittadini creando di essi un unico popolo.

Chi non rispetta questi valori, chi delinque, chi truffa, chi evade, chi non rispetta le regole, chi tenta di fare il furbo, chi mette a rischio la convivenza, la salute, la pace, la giustizia, la tolleranza, il futuro, è di fatto senza i valori del buon cittadino, quindi senza “cittadinanza morale”. Pertanto, in seguito ad una condanna definitiva relativa ad un significativo difetto di cittadinanza, gli dovrebbe essere riconosciuto nei documenti questo stato di apolide fin tanto che non abbia scontato la pena. Inoltre non dovrebbe riacquistare la cittadinanza a pieno titolo prima di aver mostrato pentimento e conversione e non prima di aver rimediato ai danni provocati dai suoi comportamenti al Paese ed ai suoi cittadini. Di tanta burocrazia inutile che abbiamo, questa idea potrebbe essere utile a formare un tessuto sociale più cosciente e rispettoso dei diritti e dei doveri del cittadino.

Chi poi non rispetta le regole perché ritiene che siano ingiuste, può fare obiezione di coscienza facendone una battaglia ideale che può essere individuale come di più persone. Chi fa obiezione di coscienza deve accettare le conseguenze delle sue scelte. Lo Stato dovrà comunque prevedere provvedimenti giusti, moderati e non esagerati poiché anche lo Stato potrebbe sbagliare e magari correggersi successivamente come è successo tante volte nella storia dell’umanità.

Paradossale che lo straniero solo perché senza documenti, solo perché senza un pezzetto di carta , sia considerato un clandestino. Un paese avanzato dovrebbe dare a tutti un documento regolare, alloggio, protezione sanitaria e lavoro. Costa troppo? No, basta evitare sprechi, privilegi e cattive gestioni che ci sarebbe da vivere dignitosamente per tutti. Poi eliminando il disagio e monitorando il lavoro di ogni persona. Ci sarebbe un controllo totale sulla malavita che si sa, muove miliardi. “Perché tu non hai un lavoro? Lo vuoi? Te lo diamo! Come mai se non lavori, hai una casa, paghi le bollette, mantieni l’auto… dove prendi i soldi?” Ma se nessuno sa dove abiti, né che lavoro fai, puoi fare il mantenuto, il fannullone, ma anche il mafioso, lo spacciatore o il trafficante. Non c’è controllo.

Un po’ complicato, sì, ma varrebbe la pena pensarci.

Partigiano letteralmente significa “di parte”, ovvero persona schierata con una delle parti in causa. « (…) La guerra di parte, è la più antica, la più naturale e la sola che sia sempre giusta. Essa è quella del debole contra il forte (…) » Cit. in La Minerva Napolitana,

Scomunica a Salvini

05 giovedì Lug 2018

Posted by Guido Guidotti in Migranti

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Porgete orecchio alla Legge del nostro Dio: “ Avete le mani piene di sangue. Togliete d’innanzi ai miei occhi la malvagità delle vostre opere. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene. Cercate la giustizia e soccorrete l’oppresso. Perché vi ho posto dinanzi l’acqua ed il fuoco, dove vorrete stenderete la mano”. (Ecclesiastico XV 1, 14-18)

milani2“Date e vi sarà dato, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio”. (Luca 6, 38)

Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, allora io dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri. (Don Lorenzo Milani)

La campagna elettorale è finita. Basta rincorrere il consenso! Fatta l’Italia, ora occorre fare gli italiani. È questo il popolo italiano di cui andare fieri?  Un popolo che dorme mentre si specula sui finanziamenti ai migranti, ma applaude chi chiude i porti agli oppressi?

differenze immigrazioneUn popolo che non conosce vergogna nel mostrarsi insensibile e brutale nel respingere la mano supplichevole del migrante. Sprezzante verso l’oppresso come fosse una colpa sua ritrovarsi ad essere impoverito. Ma un popolo manifestamente ignorante che non conosce la storia, non può determinare il proprio futuro. Salvini è sicuramente abile ed intelligente a gestire lo stupido popolo leghista. Ma abbastanza intelligente anche per capire che alla lunga non è intelligente farsi guidare da degli stupidi.

Dimostri di saper guidare il gregge leghista come conviene. Ora che ha tempo e possibilità per farlo. Basta slogan e boutade. Calma e gesso. Non si possono fare miracoli, ricavare dei pani dalle pietre, ma pian piano si può arrivare lontano.

Slui ruba il tuo biscottoe una volta il business era di andare a prendere la mano d’opera in Africa per farla lavorare gratis. E su questo si è costruito lo sviluppo rurale ed industriale dell’America e dell’Europa. Ora l’assurdo è che gli africani vogliano venire spontaneamente in Europa e noi non li vogliamo. Non che si voglia tornare allo schiavismo, ma occorre capire che la soluzione non è la guerra fra poveri. La soluzione non è lo straniero fuori dalle palle.

Non si mangiano le bare dei migranti. Occorre conquistare per tutti i diritti fondamentali come la casa, la giustizia, il lavoro, la salute, la proprietà come un diritto ovunque nel mondo ed ogni popolo sovrano e in condizione di autodeterminare la propria storia.

Il Papa come può zittirsi di fronte a disposizioni politiche che non mirano semplicemente ad accontentare la rabbia dell’elettorato, ma che hanno condannato e condanneranno a morire affogate centinaia di persone a poche miglia dalle nostre coste?

Scusate-se-non-siamo-affogatiE il cattolico Salvini parla nel consesso della Chiesa o ne è fuori? Non basta fare appelli generici, occorre fare nomi e richiamare le responsabilità personali. Il Papa non è in campagna elettorale, può parlare. E può parlare di politica poiché la politica è la “Cosa comune”, cosa che coinvolge la vita di tutti, quindi anche dei fedeli. Pertanto il Papa dovrebbe e potrebbe entrare nel merito delle posizioni di Salvini. Lo chiedo al Papa a nome di tutti quelli che vorranno condividere questa mia preghiera…

kanari-szigetek-muzeum-10-3Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande: “I care”. E’ il motto intraducibile dei giovani americani migliori: “Me ne importa, mi sta a cuore”. E’ il contrario del motto fascista: “Me ne frego”…  (Don Lorenzo Milani)

 

Fino a quando le nostre coscienze anestetizzate potranno sopportare un ritmo di cento vittime al giorno?

03 martedì Lug 2018

Posted by Guido Guidotti in Migranti

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Vittime che non hanno senso se non quello criminale del nostro egoismo. Mentre la marina libica fa richieste precise di forniture di mezzi e finanziamenti per il pattugliamento delle coste libiche, stranamente sfuggono ai salvataggi circa 100 persone al giorno, bimbi compresi. Uno strano modo per sollecitare le forniture.

Ma l’ONU non sembra d’accordo con la politica italiana di fare affidamento sulla marina libica per risolvere il problema migratorio. “Non ci saranno mai dei rimpatri dell’Ue verso la Libia o navi europee che rimandano i migranti in Libia. Questo è contro i nostri valori, il diritto internazionale e quello europeo. Siamo ben al corrente della situazione inumana per molti migranti in Libia. L’Onu è al lavoro per migliorare le loro condizioni, e c’è un meccanismo di transito d’urgenza, per evacuare queste persone dalla Libia”. Così la portavoce della Commissione europea per la migrazione Natasha Bertaud.

Speriamo bene che davvero si passi dalle parole ai fatti ed anche da parte italiana si comprenda che le migliaia di migranti prigionieri nelle strutture libiche, hanno già pagato alle strutture criminali, il viaggio fino alla Libia. Che sono arrivati lì per giocarsi la vita a sorte, nella speranza di avere un futuro per se stessi e per i loro futuri figli. Che E’ PIU’ CRIMINALE DEI CRIMINALI SCAFISTI che lucrano sulla loro pelle, non permettere loro di esaudire il loro legittimo sogno.

Sogno che non parte da una pretesa indebita, ma da un rifugio minimo dovuto al fatto che noi europei, americani o altro, abbiamo reso la loro terra invivibile ed inospitale. Noi abbiamo intossicato il mondo con le guerre e le armi. Non si producono armi in Africa, ma purtroppo si comprano, poiché le leadership africane sono frutto di Colpi di Stato e giochi occulti pilotati sempre dall’occidente, che producono danni allo sviluppo ed all’emancipazione del ricco continente africano.

“Non possono però venire tutti in Italia o in Europa”. Sì? A parte che non c’è un’invasione, ma solo confusione per colpa della nostra disorganizzazione logistica e legislativa. I migranti in Europa sono solo lo 0,17 % della popolazione europea! Questi che sono in Libia hanno già pagato, hanno indebitato la famiglia, hanno i segni nell’animo e sulla pelle di quanto sia vitale per loro questo sogno. Un sogno che non è assolutamente negoziabile.

Vogliamo impedirglielo? Allora vestiamoci della veste dei carnefici, dei criminali senza anima e senza cuore, ma non facciamo fare il lavoro sporco ad altri come se non fosse colpa nostra. Muoiono a centinaia ad uno sputo di mare da casa nostra, ci sono navi, quelle delle ONG, che potrebbero senza ulteriore spesa prelevare i migranti direttamente dalle carceri libiche e portarli in salvo in Europa. Questo è l’accordo da fare coi libici. Altro non c’è. Poi c’è da trasformate quello che è un business senza controllo, in una accoglienza seria ed una integrazione vera e rispettosa del territorio ospitante.

Basta business sull’immigrazione. Valorizziamo la parte solidale del Paese che esiste ed ha cresciuto e sperimentato in missioni cattoliche o di cooperazione internazionale, una sensibilità culturale atta a gestire l’accoglienza e la formazione dei migranti. Magari non sono ancora intervenuti solo perche non hanno una capacità economica imprenditoriale di partenza, ma saprebbero sicuramente gestire meglio una prima accoglienza ed una successiva integrazione. Rendiamo disponibili all’accoglienza dei migranti le strutture militari come le caserme vuote che sono sparse per tutt’Italia, immediatamente disponibili ed atte ad ospitare i migranti e ad organizzare corsi per l’integrazione. Programmiamo che una percentuale minima di quei 32 euro a migrante stanziato dall’Europa per l’accoglienza, sia destinata al territorio ospitante. Questo al fine di non creare invidie e fratture con la popolazione del territorio.

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